Nuove opportunità a Marzo 2017 per le aziende del Friuli Venezia-Giulia che vogliono creare il proprio sito per il commercio elettronico. Chi può richiedere il contributo e come fare per ottenerlo in una analisi sintetica dei punti più rilevanti.
Il bando regionale per il commercio elettronico 2017
Caratteristiche principali del bando della Regione Friuli Venezia-Giulia 2017 per la concessione di contributi per l'e-commerce

Il 16 febbraio 2017 è stato pubblicato un bando molto articolato che prevede tra l’altro la concessione di incentivi per la creazione di siti e portali orientati all’e-commerce.
In questo articolo vengono analizzati solo gli aspetti collegati alla presentazione di domande di contributo per la creazione di siti di e-commerce con alcuni approfondimenti sul regolamento del bando.
In fondo all’articolo troverai la tabella Riferimenti normativi da cui scaricare il regolamento del bando e le norme di riferimento.
La domanda di contributo
Chi può presentare domanda di contributi per l'e-commerce e a quali condizioni
Possono presentare domanda di finanziamento le aziende che non operano nei seguenti settori:
- Pesca e acquacoltura
- Produzione primaria di prodotti agricoli
- Trasformazione di prodotti agricoli (in altri prodotti agricoli) e commercializzazione di prodotti agricoli, fatto salvo il caso specifico della “prima vendita” di prodotti agricoli ad aziende di trasformazione o commercializzazione
- Esportazione verso paesi terzi o dell’UE
Per le aziende che operano in settori misti e che includono uno dei settori sopra elencati serve una procedura speciale.
Non vengono concessi aiuti che vengano usati per impiegare prodotti nazionali rispetto a quelli di importazione.
La tua impresa dovrà soddisfare il divieto di “cumulo” di contributi sotto forma di aiuti “de minimis” con altri aiuti di stato concessi per le stesse spese ammissibili, come previsto dall’articolo 5, comma 2, del regolamento (UE) n. 1407/2013. Se la tua impresa ha già ricevuto contributi statali per un progetto di e-commerce, non potrai richiedere contributi per mezzo di questo bando per lo stesso identico progetto, in quanto le voci di spesa ammissibili sarebbero le stesse.
Per presentare la domanda di contributo, non dovrai aver raggiunto il tetto massimo per i contributi “de minimis”, che si traduce nel non aver superato negli ultimi tre esercizi finanziari l’importo
- di complessivi €200.000, ovvero
- di complessivi €100.000, se la tua azienda opera nel settore dei trasporti,
per tale tipo di contributi.
Per poter aver titolo alla presentazione della domanda la tua impresa deve inoltre:
- essere una micro impresa o piccola media impresa;
- operare nel settore commerciale, turistico o dei servizi, anche in associazione con altre imprese o sotto forma di consorzio di imprese;
- possedere uno dei Codici Ateco 2007 elencati nell’Allegato B del Regolamento;
- essere iscritta alla Camera di Commercio (o aver effettuato la comunicazione unica);
- essere in stato di attività normale, quindi non in scioglimento, liquidazione volontaria o coatta, o in procedura di fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;
- avere almeno una sede locale in Regione Friuli Venezia-Giulia, mentre la sede amministrativa può essere anche al di fuori dei confini regionali;
- non deve essere iscritta agli albi provinciali delle imprese artigiane;
- non deve essere destinataria di sanzioni interdittive.
Se la tua azienda rispetta tutti i parametri sopra elencati allora sarà possibile presentare domanda e candidarla a futura beneficiaria di un contributo regionale per il commercio elettronico.
Vediamo ora cosa viene finanziato in caso di erogazione del contributo e quali sono le spese considerate ammissibili.
Il progetto del tuo e-commerce e il contributo
Le voci di spesa ritenute ammissibili nella domanda di contributo per il commercio elettronico e l'entità del finanziamento
In questo caso il legislatore non poteva essere più chiaro. L’articolo 9 del Regolamento recita (i grassetti e ndr sono aggiunte):
L’offerta di voci di spesa ammissibili è quindi esauriente e copre tutte o quasi le possibili voci di preventivo per la creazione di un sito di commercio elettronico ben strutturato, con traduzioni in più lingue, piano di marketing, formazione, licenze software e componenti hardware.
Nel fare il business plan per il vostro e-commerce dovrete tenere in considerazione altre voci che non vengono ritenute ammissibili, come i costi di pubblicità, la creazione di newsletter, la manutenzione del server, la creazione di contenuti (articoli, post, attività sui social network), gli aggiornamenti periodici delle librerie, l’housing o hosting.
L’ammontare dell’incentivo per la creazione di nuovi siti di e-commerce è del 50% delle voci di spesa ritenute ammissibili. Quindi se per esempio a preventivo avete individuato spese ammissibili per 20.000€, il contributo massimo erogabile sarà di 10.000€.
La valutazione della domanda
Chi valuta la domanda di contributo e come vengono attribuiti i punteggi
Una volta presentata la domanda di contributo, questa verrà valutata dal CATT FVG, il Centro di assistenza Tecnica alle Imprese del Terziario S.r.l..
Le modalità di assegnazione dei punteggi sono stabilite nell’art.17 del Regolamento e fanno riferimento all’Allegato D del regolamento stesso.
Per i progetti di e-commerce il punteggio base è 5 punti, cui vanno sommati punteggi addizionali definiti “premialità” definite nel comma 3, nel caso si verifichino cinque situazioni oggettive elencate con lettere dalla a) alla e).
a) impresa che aderisce a uno o più contratti di rete ai sensi dell’articolo 21, comma 1, della legge regionale 4 aprile 2013: punti 3;
L’articolo citato recita: “L’intensità massima dell’incentivo rispetta i limiti massimi previsti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato e comunque non supera il 50 per cento delle spese ammesse.”
Puoi trovare ulteriori informazioni sui contratti di rete alla pagina contrattidirete.registroimprese.it.
b) impresa che ha conseguito il rating di legalità ai sensi dell’art. 5-ter del Decreto legislativo n. 1/2012, come modificato dal DL n. 29/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 62/2012, come previsto dal regolamento di attuazione approvato con delibera AGCM 14 novembre 2012, n. 24075, in attuazione dell’articolo 3, comma 3, lettera b), del “Regolamento concernente l’individuazione delle modalità in base alle quali si tiene conto del rating di legalità attribuito alle imprese ai fini della concessione di finanziamenti” emanato con Decreto ministeriale 20 febbraio 2014, n. 57: punti 2;
Alla data odierna le imprese che hanno un rating di legalità in Italia sono 3080. Per ottenerlo, oltre a presentare la domanda all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è necessario che la tua impresa sia iscritta al Registro delle imprese da almeno due anni e abbia un fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta di rating.
Se vuoi richiedere il rating per la tua impresa, visita il sito www.agcm.it/rating-di-legalita.html.
c) impresa per la quale i soggetti di cui all’articolo 71, comma 6 bis, del decreto legislativo 59/2010 risultano aver partecipato ai corsi formativi attestati nel libretto di cui all’articolo 8, comma 3, della legge regionale 29/2005: punti 3;
La legge citata DL 59/2010 si può scaricare qui, e tratta dei requisiti professionali del personale per le attività di somministrazione di alimenti e bevande e dei requisiti del titolare, quindi il punto c) delle premialità non è applicabile al commercio elettronico.
d) impresa che, in relazione all’iniziativa per la quale ha presentato domanda di contributo, contribuisce ad aumentare l’occupazione di personale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato il cui periodo di prova si prevede superato entro la data della rendicontazione di cui all’articolo 27, comma 1, e il cui rapporto di lavoro subordinato persiste per almeno due anni a decorrere dalla data di erogazione del saldo del contributo: punti 2 per ogni dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato fino a un massimo di 6 punti;
Il punto d) si applica alle domande di e-commerce solo se entro la data di rendicontazione si prevede di assumere a tempo indeterminato da uno a tre dipendenti che prima lavoravano con contratto a tempo determinato da almeno due anni.
e) impresa che propone iniziative di cui all’articolo 100, comma 1, lettera a), della legge regionale 29/2005, localizzate nelle zone omogenee A e B, come individuate negli strumenti urbanistici dei Comuni: punti 2.
Questo quinto ed ultimo elemento di premialità non è applicabile nel caso di e-commerce in quanto si riferisce ad incentivi per la lettera a) dell’art.100, mentre gli incentivi per l’e-commerce sono definiti alla lettera c).
Nel complesso, quindi la maggior parte delle domande di contributo per l’e-commerce dovrebbe totalizzare i soli 5 punti base, mentre il punteggio massimo ottenibile nel caso ci si possa avvalere di tutte le premialità disponibili è di 16 punti.
Il punteggio permette di entrare in una graduatoria per l’assegnazione del contributo, che viene approvata dal CATT FVG “entro il termine di novanta giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domanda di incentivo, nei limiti delle risorse disponibili a valere su ciascuna graduatoria territoriale”. Questo significa che le graduatorie dovrebbero essere approvate entro il 29 giugno prossimo e che gli incentivi vengono erogati fino ad esaurimento dei fondi. Il condizionale sulle date dipende dalla facoltà degli organi preposti di introdurre proroghe alle scadenze indicate nel Regolamento.
Il Regolamento ricorda che possono essere assegnate nuove risorse finanziarie anche successivamente e possono essere riallocate quelle derivanti da progetti non realizzati o revocati. Nella nostra esperienza abbiamo constatato casi in cui la domanda è stata accolta ed approvata e, a causa dell’esaurimento dei fondi dedicati allo specifico incentivo, è stata mantenuta in graduatoria a scorrimento fino alla delibera del contributo avvenuta alcuni mesi dopo.
Vincoli e obblighi
Quali sono i vincoli e gli obblighi per l’aziende in caso di assegnazione dei contributi per l'e-commerce
Se la tua azienda si aggiudicherà il finanziamento sarà tenuta a rispettare alcuni obblighi, previsti dagli articoli dal 34 al 37 del Regolamento.
Il progetto di e-commerce dovrà essere avviato dopo la presentazione della domanda. L’avvio del progetto dovrà essere comunicato Al CATT FVG e non verranno accettate in rendicontazione fatture con date antecedenti alla data di avvio del progetto.
La tua azienda dovrà mantenere i requisiti soggettivi richiesti per la presentazione della domanda fino alla presentazione della rendicontazione e mantenere la sede legale o l’unità locale indicata in domanda attiva per i tre anni successivi. Si dovrà inoltre consentire controlli ed ispezioni e mantenere il “vincolo di destinazione oggettivo e soggettivo dei beni oggetto del contributo“.
I nostri servizi
Assistenza alla presentazione delle domande e realizzazione del vostro e-commerce
La scadenza per la presentazione delle domande è vicina.
Siamo a vostra disposizione per aiutarvi nella preparazione della documentazione necessaria per presentare domanda di contributo, nella realizzazione del vostro progetto di commercio elettronico e neell’espletamento delle pratiche di rendicontazione e gestione per gli anni successivi. Non esitate a contattarci per una richiesta di informazioni.
Riferimenti Normativi
Tabella delle norme collegate al bando
Normativa Regionale di riferimento | LR. 29/2005 “Normativa organica in materia di attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande. Modifica alla legge regionale 16 gennaio 2002, n. 2 “Disciplina organica del turismo” | Scarica |
Normativa Europea di riferimento | Regolamento (UE) n°1407/2013 della Commissione relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis“;in particolare: art. 1, “Campo di applicazione” art. 2, “Definizioni” art. 3, “Aiuti de minimis” art. 5, “Cumulo” |
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Regolamento | DPR FVG 35/2017 | Scarica |